LA TRAGEDIA DI GIULIETTA NON HA FINE: HELLAS BATTUTO E NAPOLI VITTORIOSO AL BENTEGODI

12.01.2014 18:04

Prosegue benissimo l’inizio del nuovo anno del Napoli, che bissa a Verona il successo ottenuto settimana fa al San Paolo contro la Sampdoria. La banda di Benitez si conferma dunque la terza forza del campionato, a -2 dalla Romavittoriosa all’Olimpico sul Genoa, e stacca di 5 punti la Fiorentina di Montella, che s’è invece dovuta accontentare del pareggio ottenuto oggi nell’anticipo di mezzogiorno contro il Torino. La vittoria di oggi assume però tutto un altro spessore, soprattutto se si tiene conto della caratura dell’avversario e dell’ambiente che i tifosi veronesi riservano agli uomini di Benitez e ai tifosi partenopei, giunti nella città scaligera per supportare i loro beniamini.

Entrambi i tecnici confermano le formazioni annunciate, vuoi per scelta o per necessità. Benitez, al contrario del tecnico scaligero, è infatti costretto a fare di necessità virtù soprattutto a centrocampo, dove gli unici disponibili sono Inler e Dzemaili; in attacco, invece, Mertens si guadagna i galloni da titolare dopo l’ottima prova fornita una settimana fa contro la Sampdoria. Per il resto, confermata l’ormai solita difesa con Armero a sinistra, e Pandev e Callejon a supportare in avanti Higuain. Siedono invece in panchina sia Hamsik che Insigne. Mandorlini decide invece di schierare i suoi con il solito 4-3-3, con Jorginho regista di centrocampo e Iturbe e Martinho a sostegno dell’unico centravanti, Toni.

Pronti, via ed è subito il Verona a rendersi pericoloso, complice un inizio non esaltante del Napoli. Gli azzurri rinunciano a pressar fin da subito il portatore di palla avversario, lasciando dunque ai gialloblù il compito di gestire il pallone; la strategia è quindi chiarissima: attendere nella propria metà campo i veronesi e poi colpirli in contropiede. L’idea sarebbe anche buona, ma i fatti dimostrano che il Napoli lascia troppi spazi alle manovre dei padroni di casa, che infatti provano a colpire sin dalle battute iniziali. Il Verona si dimostra così una squadra organizzata e temibile, che non a caso occupa il quinto posto in classifica, e ispirata soprattutto dalla buona regia di Jorginho – obbiettivo di mercato dichiarato del Napoli – e dalle giocate di Iturbe e Martinho. La difesa azzurra regge però bene la pressione iniziale, con Maggio ed Armero sempre puntuali e precisi nelle chiusure e Inler e Dzemaili pronti a raddoppiare e occupare tutti gli spazi. Si deve perciò attendere fino al 25′ per vedere il Napoli andare in vantaggio, grazie ad un gran gol di Mertens: il belga, su suggerimento di Higuain, parte da sinistra e trova l’angolino più lontano con un pregevole tiro a giro, effettuato in mezzo a due difensori.E’ 1-0. Il Verona accusa il colpo, mentre gli azzurri si fanno più baldanzosi e iniziano finalmente a prendere in mano le redini del gioco, riuscendo così a rendersi pericolosi in più di un’occasione. Sia Higuain che Callejon rispondono presente, quando entrambi impegnano Rafael, rispettivamente al 37′ e al 43′, al termine di due belle azioni personali. Per il Verona, invece, c’è solo da registrare una bella azione al 42′, con Toni che premia una un ottimo inserimento di Romulo dalla sinistra; l’arbitro però fischia il fuorigioco. Finisce così il primo tempo.

Si riparte poi con gli stessi ventidue della prima frazione di gioco, e anche questa volta è il Verona ad iniziare con il piglio giusto: Toni e Romulo impegnano a turno Rafael su suggerimento di Iturbe, ma il portiere brasiliano si dimostra sempre attento e reattivo. E’ quindi il Napoli ad avere altre due occasioni con Pandev per raddoppiare il vantaggio iniziale, ma il macedone conclude male in entrambe le occasioni. Le squadre giocano a grande intensità ed è dunque inevitabile che si aprano spazi e che aumentino le occasioni da una parte e dall’altra. La svolta arriva, ancora una volta, al 25′ della ripresa, quando il Napoli raddoppia grazie al primo gol stagionale di Insigne, su suggerimento di Maggio. L’attaccante napoletano, subentrato ad uno spento Pandev, è bravissimo ad anticipare Cacciatore nell’area piccola sul cross basso del terzino azzurro. E’ il 2-0. Il secondo gol taglia le gambe al Verona, che sembra quasi alzare bandiera bianca, mentre gli uomini di Benitez sono ormai padroni assoluti del Bentegodi. Persino i tifosi gialloblù ammutoliscono, mentre quelli azzurri si lanciano in cori esaltanti.  Ma la festa per il Napoli non è finita, visto che appena cinque minuti dopo arriva il definitivo 3-0. Insigne viene pescato sul filo del fuorigioco da Callejon al termine di un contropiede nato sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma il suo tiro viene respinto dal portiere veronese, che a quel punto nulla può sulla lesta deviazione vincente di Dzemaili, che di prima realizza il suo quinto centro in campionato. Trascorrono altri 10′ di relativa tranquillità, con entrambi i tecnici che danno il via ad una girandola di sostituzioni al fine di preservare i giocatori più provati: per il Napoli entrano dunque Radosevic e Britos per Inler e Higuain; mentre Mandorlini sostituisce Iturbe e Gomez con Donadel e Cacia. Gli unici eventi degni di nota degli ultimi minuti sono quindi le ammonizioni di Dzemaili al 39′ e di Cacciatore al 41′, mentre l’arbitro concede solo due minuti di recupero. Poi è festa grande.