LA FINALE DI EUROPA LEAGUE SARÀ CHELSEA – BENFICA
Saranno il Chelsea di Rafa Benitez, e il Benfica di Jorge Jesus, le due formazioni che si contenderanno il trofeo dell’Europa League nella cornice dell’Amsterdam Arena.
Il Chelsea dà un’altra dimostrazione di forza, e dopo aver subito il sorprendente Basilea (prima volta nella sua storia che arriva in una semifinale di una competizione europea) nel primo tempo, riesce in 10′ minuti a regolare gli svizzeri e a regalarsi la seconda finale consecutiva (europea).
Il Benfica invece soffre il gioco aggressivo del Fenerbache e riesce a regolarli grazie ad una splendida prestazione di Oscar Cardòzo, che siglando una doppietta, riesce a regalare la finale alla sua squadra.
Il Chelsea, forte del vantaggio maturato all’andata (1-2), non impone ritmi infernali al match, e subisce, in alcune occasioni, le folate offensive, del modesto ma orgogliosissimo Basilea, che riesce a trovare la rete della speranza allo scadere del primo tempo con Salah, ottimamente imbeccato da Stocker. Basilea in vantaggio allo Stamford Bridge e tifosi “blues” ammutoliti.
Ci si aspetta che il Chelsea esca impaurito dallo spogliatoio, e invece gli uomini di Benitez chiudono la pratica in un quarto d’ora, pareggiando prima i conti con Torres, e poi andando in vantaggio, dopo appena 2 minuti con Victor Moses. Dopo nemmeno 5 minuti arriverà la perla di David Luiz, sinistro a giro sotto l’incrocio da distanza (quasi) siderale, a chiudere (virtualmente) il match.
Nemmeno allo Estadio Da Luz, le cose vanno lisce come l’olio, la squadra di casa deve recuperare il gol di svantaggio maturato all’andata (1-0) e parte subito fortissimo, trovando infatti il gol in avvio con Gaitan (nome sui taccuini dei dirigenti interisti) servito da uno dei due “gemelli del gol” Lima.
Il Fenerbache però reagisce e dopo poco conquista un rigore (molto dubbio), che viene trasformato freddamente dal sempiterno Dirk Kuyt. 1-1 e portoghesi gelati, devono infatti trovare in un’ora di gioco 2 reti per accedere alla finale. Impresa fattibile se hai in squadra un attaccante come Oscar Cardòzo. Il bomber portoghese infatti al 35′ si esibisce in un numero “di magia”, ricevendo palla al limite dell’area, nascondendola a ben 3 uomini, e infine concludendo (in modo furbo) con un tocco delicato, che passando tra la selva di gambe umane trafigge il portiere turco.
Il Fenerbache cerca di arginare la forza d’urto del Benfica, ma i caldissimi tifosi portoghesi spingono i loro beniamini, incitandoli a dare il massimo. Ed è, appunto, nel momento di massimo sforzo del Benfica, che arriva il gol-qualificazione, da un’azione manovrata da rimessa laterale, il pallone viene spizzato da Lima e colpito (in malo modo) al volo da Luisao, la deviazione sporca, finisce sui piedi di Cardòzo, che prontamente ribadisce in rete.
Il Chelsea, come ribadito anche la scorsa settimana, rimane la favorita assoluta per la conquista della competizione, ma il Benfica ha i giocatori, e il gioco (soprattutto), per poter far bene, e per contendere il trofeo alle inglesi. Almeno qui non si parla tedesco.